La
tonalità di rosso che viene esaminata in questo blog è presente in
alcuni proverbi popolari:
-
L'unità di un popolo sa trasformare l'argilla in oro
-
Rendere felice una famiglia è difficile quanto scavare una buca nell'argilla servendosi di uno spillo
-
I uàje re la pegnata i sà la cucchiara. Cioè i guai della pignata (recipiente di terracotta per cuocer i legunmi) li conosce solo il cucchiaio di legno. (le cose personali e private le sa chi è addentro... o chi lo è stato)
-
Il
recipiente di terracotta (candra) con la crepa, non si rompe
mai.
(Un recipiente di terracotta con la crepa lo si maneggia con più cura per evitare che si rompa e, alla fine, dura di più di quello sano.
Questo proverbio serve a tranquillizzare il malato che teme di morire per il male che ha.
Accade spesso che la persona malata è più attenta alla sua salute e, alla fine, vive di più delle persone sane)
una
poesia molto bella che ho trovato in internet riguarda sempre la
terracotta
Volevamo
essere come le cose di terracotta
Esserci
per quelli,
che
prendono il loro caffè di mattina alle cinque
in
cucina
Appartenere
ai tavoli semplici
Volevamo
essere come le cose di terracotta, fatte
di
terra dei campi
E
in modo che nessuno potesse usarci per uccidere
Volevamo
essere come le cose di terracotta
in
mezzo a
tanto
acciaio
che
rulla
Saremo
come i cocci delle cose
di
terracotta: mai più
un
insieme, forse
un
balenare
nel
vento
Ci
sono inoltre alcuni aforismi che includono questo colore:
Se
solo ti avessi tra le mie mani
come
pezzo d' argilla ignoto
saprei
trasformarti con armoniosa
intesità
quell'essere
che solo i miei occhi sanno vedere!
tolsero
gli artigli al gatto e volevano che graffiasse.
tolsero
la voce all'usignolo e volevano che cantasse.
tolsero
l'argilla alla terra e volevano che fiorisse...ci hanno tolto le
lacrime e vogliono che ridiamo!!
inoltre
un interessante racconto che narra la creazione di un animale rimanda
ai miti precedentemente descritti:
LEGGENDA
DEL BOXER
Il
Signore di tutti gli animali, alla fine della sua fatica, creò i
cani che oggi allietano le nostre case.
Ce
n'erano di piccoli e di grandi, a pelo lungo o corto, alcuni
coloratissimi altri di un solo colore.
Mentre
soddisfatto li guardava che correvano allegri sui verdi prati del
Paradiso,
il
Signore, che aveva fra le mani ancora un rimasuglio di creta, ne
volle modellare ancora uno.
Gli
riuscì così bene da esclamare, soffiandogli in bocca l'alito della
vita:
"sei
il più bel cane che ho creato!".
Non
l'avesse mai detto. L'ultimo arrivato pensò di essere il figlio
prediletto e alzò con orgoglio
la
testa per poi lanciare uno sguardo di sfida agli altri e camminare
pettoruto fra di loro provocandoli.
I
cani di piccola taglia riconobbero subito che era davvero il cane più
bello di tutti, e gli portarono il rispetto dovuto.
Con
i cani di taglia grande invece fu subito rissa;
si
scagliò contro di loro e ne rimase con il muso schiacciato
perché
la creta non si era ancora rassodata.
Per
punirlo, il Signore gli lasciò il muso rincagnato, ma non poté fare
a meno di dargli il nome di Boxer, cioè lottatore.
Da
quel giorno il Boxer, memore del rispetto che i cani piccoli gli
riconobbero, non li attacca mai, mentre l'antipatia per le offese
ricevute dai cani grandi lo portano tutt'oggi a litigare con loro.
e invece un altro aneddoto interessante è il seguente:
Pignatiallu
Il giorno di Sant’Antonio o dell’Ascensione ci si recava dalla fattucchiera per avere delle risposte o per sapere in anticipo degli eventi che diversamente non si potevano conoscere.
Le
richieste potevano essere esposte direttamente o si potevano tenere
per sé.
Le
domande più frequenti riguardavano: il lavoro, la riuscita del
matrimonio, la fedeltà della persona amata, il sesso di un
bambino che stava per nascere ….
La
fattucchiera e l’interessato si inginocchiavano attorno ad una
scodella di terracotta, “pignatiallu”, riempita a
metà con acqua che veniva sorretta da entrambi con i
pollici. L’interessato pensava o diceva qualcosa guardando l’acqua
che si muoveva girando nell’interno della ciotola, dopo di ciò
l’indovina pronunciava delle parole di rito e successivamente il
“pignatiallu” dava la sentenza
infine
ricordiamo che nella produzione di ceramiche i messicani tendevano ad
essere superstiziosi e gelosi delle proprie
tecniche: https://en.wikipedia.org/wiki/Mexican_ceramics
e i
famosi cornetti napoletani sono fatti di ceramica, come molte altri
simboli di superstizione.